Emotions
La storia dei nostri brand, tra passato e presente.
Da oltre un secolo, i brand di Gruppo Montenegro accompagnano la vita quotidiana di generazioni di italiani. Un viaggio nella memoria collettiva attraverso immagini d’archivio e testimonianze del passato che celebra un patrimonio di emozioni autentiche, tradizioni condivise e momenti indimenticabili.

Amaro Montenegro nasce a Bologna nel 1885 per opera del giovane e appassionato erborista Stanislao Cobianchi, che intitolò la sua creazione alla principessa del Montenegro, Elena, futura regina d’Italia.

1862
LA NASCITA DEL GENIO
Stanislao Cobianchi nasce nel 1862. Giovane orgoglioso e appassionato alchimista, si ribella all’educazione religiosa impostagli dalla famiglia e, seguendo il suo istinto, si imbarca, ancora adolescente, su una nave mercantile in cerca d’avventura.
1885
LE ORIGINI
La scoperta di insolite specialità botaniche lo folgora e, tornato in Italia, decide di dedicarsi alla preparazione di liquori ed elisir. Nel 1885, dopo 4 anni di rigorosi esperimenti, formula Amaro Montenegro e fonda la “Cobianchi Stanislao Distilleria a vapore”.
1896
PERCHÉ DI UN NOME
Il nostro Amaro nasce nel 1885 con il nome di Elisir Lungavita e ottiene subito notevoli riconoscimenti. Soltanto undici anni dopo, in occasione del matrimonio dell’affascinante principessa Elena del Montenegro con il principe Vittorio Emanuele III, Stanislao decide di dedicare il suo elisir a quella regale figura, cambiando quindi il nome in Amaro Montenegro.
1900 - 1910
UNA “PREMIATA SPECIALITÀ”
In poco tempo, Amaro Montenegro si diffonde in tutta Europa. Le prime Esposizioni Universali ne decretano il successo e, man mano che si aggiungono le onorificenze, la sua etichetta si
arricchisce di medaglie: Bruxelles nel 1898, e in seguito Amburgo, Praga, Napoli, Marsiglia, Milano, Amsterdam
1910 - 1920
UN SUCCESSO SORPRENDENTE
Nel corso del XX secolo la notorietà di Amaro Montenegro cresce grazie a una serie di condizioni positive: sicuramente l’altissima qualità e il gusto unico del prodotto, accompagnati dalla passione di chi ci lavora, ma anche una fortunata comunicazione pubblicitaria che ne faranno negli anni l’amaro numero uno in Italia, sempre più diffuso in Europa e oltre oceano.
1920 - 1930
LE PAROLE DEL POETA
Sia all’estero che in patria si diffonde la buona reputazione e la richiesta di Amaro Montenegro, anche tra gli intellettuali e gli artisti più stimati: è Gabriele D’Annunzio, nel 1921, a definirlo “liquore delle virtudi”.
1930 - 1940
RESISTERE PER RICOMINCIARE
Lo stabilimento produttivo alle porte di Bologna venne gravemente danneggiato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale: bisognava solo resistere e aspettare di poter ricominciare.
1940 - 1950
SI TORNA A PRODURRE
Finita la guerra finalmente si torna al lavoro: tornano disponibili le materie prime, comincia la ricostruzione, la ditta Cobianchi torna operativa e il mercato degli alcolici, amari compresi, registra una nuova impennata.
1950 - 1960
PIÙ FORTI DI PRIMA
La ripresa del dopoguerra sembra inarrestabile e nel 1960, nemmeno 15 anni dopo il rilancio della Distilleria, appare necessario un altro ampliamento della produzione: l’azienda si trasferisce nella sede attuale.
1970 - 1980
IL SUCCESSO DEGLI SPOT TV
Il nostro “Sapore Vero” sbarca in tv nel 1983, con il primo indimenticabile spot di un veterinario dall’animo nobile che sicuramente tutti ricorderanno anche nella battuta finale: “…cose uniche, come l’Amaro Montenegro”.
1990 - 2000
GLI SPOT NEL CUORE DI TUTTI
l nuovi spot di Amaro Montenegro negli anni 90 raccontano di un gruppo di amici coraggiosi che portano a termine varie missioni per poi brindare con il nostro liquore.
ANNI 2000 - 2010
UN’INDIMENTICABILE COLONNA SONORA
Prosegue il successo degli spot tv di Amaro Montenegro anche grazie a una colonna sonora epica che, con le celebri 6 note, è entrata nel cuore e nella memoria di tutti.
2018
CAMPAGNA #HUMANSPIRIT
Con la campagna #HUMANSPIRIT, Amaro Montenegro abbraccia la contemporaneità e il futuro, mantenendosi fedele ai propri valori di amicizia e autenticità. L’innovazione esiste da sempre nel DNA di Amaro Montenegro: la sua stessa ricetta è il frutto di una ricerca incessante, spinta dalla curiosità geniale e ribelle del suo fondatore Stanislao Cobianchi.
2022
#FRIENDSHIPCALLING
Con la campagna “#FRIENDSHIPCALLING” l’iconico sound logo di Amaro Montenegro si trasforma in un vero e proprio richiamo dell’amicizia. Lo spot vede i protagonisti, alle prese con situazioni di vita quotidiana, improvvisamente attratti da un richiamo irresistibile che li spinge a raggiungere gli amici per un brindisi. Amaro Montenegro celebra così, ancora una volta, i valori da sempre presenti del DNA del brand: amicizia, condivisione e autenticità.

Vecchia Romagna ha una storia lontana, che inizia nel 1700 in Francia, a Tonnay Boutonne, dove viveva la famiglia Bouton, esperta di arte distillatoria. Dopo circa un secolo, nel 1800, il nostro Brandy nascerà a Bologna, dall’incontro con un nobile imprenditore italiano.

1800
INSEGUENDO UN SOGNO
L'altissima qualità dei distillati, porta la famiglia Bouton al successo presso la corte di Napoleone I come "Fornitori Ufficiali della Casa Imperiale". Sarà solo con la caduta di Napoleone I che la Famiglia si allontanerà dalla Francia ed il più giovane dei figli Jean Bouton, accompagnato dal ricettario di famiglia, intraprenderà un lungo pellegrinaggio in Europa guidato dal suo grande sogno: creare il distillato di vino perfetto.
1810-1820
VIVERE A BOLOGNA
Bologna diventa la nuova casa di Jean Buton, che sceglie di stabilirsi in questa terra famosa in tutto il mondo anche per le sue pregiate uve da cognac della varietà Trebbiano Bianco.
1820-1830
UN INCONTRO CRUCIALE
Tra le chiacchiere ai tavolini dei caffè di Bologna, sotto le logge del Pavaglione, Jean conosce Giacomo Rovinazzi, titolare di un piccolo liquorificio locale, che presto diventerà il nuovo laboratorio Buton.
1830-1839
DISTILLERIA G. BUTON & C.
Il successo del “liquorificio sperimentale” è tale da stimolare l’avvio di ben più ambiziosi progetti: i due soci fondano nel 1830 la prima distilleria a vapore per il vino in Italia, l’innovativa “Distilleria G. Buton & C.”.
Nasce qui il primo Cognac Buton, un’eccellenza italiana che si diffonderà progressivamente in tutto il mondo.
1839 – 1939
NASCE VECCHIA ROMAGNA
Dopo oltre un secolo dalla nascita del primo liquorificio, alla guida dell’azienda giunge il Marchese Filippo Sassoli De’ Bianchi, marito di Maria ultima erede Rovinazzi: con lui, nel 1939, il Cognac Buton diventa Vecchia Romagna Buton Brandy, espressione unica della tradizione e del territorio emiliano-romagnolo. L’identità del nuovo prodotto si completa con l’iconica immagine di Bacco e con l’inconfondibile bottiglia triangolare.
1940 - 1950
UN TESORO IN SALVO
Nel 1943 i bombardamenti della Seconda guerra mondiale distruggono la distilleria, ma le vecchie cantine interrate resistono agli attacchi, mantenendo intatte le botti con tutto il loro prezioso brandy contenuto.
1950 – 1970
UN CLAIM INDIMENTICABILE
La popolarità del nostro Brandy cresce, anche grazie agli spot trasmessi in tv durante Carosello, dove sarà lanciato l’indimenticabile claim “Vecchia Romagna Etichetta Nera, il brandy che crea un’atmosfera”.
1970 - 1980
LA CITTÀ DEL BRANDY
Inaugurato nel 1970, il nuovo grande stabilimento nel bolognese di 180.000 mq dedicati alla produzione e invecchiamento di Vecchia Romagna non è solo un complesso all’avanguardia ma una vera Città del Brandy.
1980 - 1990
UN TANGO DA RICORDARE
Straordinario interprete e portavoce dello stile italiano, il Brandy Vecchia Romagna viene associato in questi anni alle colonne sonore delle sue pubblicità raffinate come l’intramontabile Libertango di Astor Piazzolla.
1990 - 2000
LA SVOLTA DECISIVA
Nel 1999 l’azienda Vecchia Romagna viene acquisita da Gruppo Montenegro, che condivide con il marchio sia la storicità del passato che la visione di un futuro di crescita, verso la costante ricerca dell’eccellenza.
ANNI 2000 - 2010
UN GRUPPO CHE FA LA DIFFERENZA
L’ingresso nel Gruppo favorisce il successo commerciale di Vecchia Romagna, anche grazie al rinnovamento dello storico stabilimento produttivo, oggi vero fiore all’occhiello dell’industria liquoristica italiana.
2010 - 2020
MAESTRO DI EMOZIONI
Con la campagna Maestro di Emozioni, Vecchia Romagna si rinnova e ci racconta il parallelismo tra il suo metodo produttivo e la creazione di vere emozioni “Brandy Vecchia Romagna, Maestro di Emozioni dal 1820”
OGGI E DOMANI:
LA GAMMA VECCHIA ROMAGNA
Un’emozione che dura da oltre duecento anni, sempre viva nel fascino immutabile di Vecchia Romagna, il Brandy più venduto in Italia sinonimo di tradizione, qualità e saper fare italiano. Oggi la Gamma Vecchia Romagna è composta da quattro referenze: Classica, Etichetta Nera, Riserva Tre Botti e Riserva 18.

Select è l’aperitivo nato a Venezia nel 1920 e ingrediente insostituibile per l’autentico Spritz Veneziano. La sua formula ricca e complessa, fedele all’originale degli anni ‘20, ancora oggi mantiene il suo sapore distintivo.

1920
LE ORIGINI DI UN MITO
Era un vero privilegio partecipare alla vita mondana dell’aristocrazia veneziana dei primi del ‘900, tra dame eleganti e distinti gentiluomini, cibi prelibati e spumanti eccellenti. Mario e Vittorio Pilla, due intraprendenti fratelli bolognesi, ne rimasero così affascinati che fondarono la loro azienda specializzata nella produzione di liquori proprio nel Sestiere di Castello. Fu sempre lì, nel cuore della Serenissima, che il 29 maggio 1920 nacque aperitivo Select.
1923
LA CRESCITA OLTRE CONFINE
Nel 1923 l’espansione industriale e gli importanti investimenti nella comunicazione pubblicitaria favoriscono il successo di Select anche oltre il Regno d’Italia: la distilleria Pilla diventa Società per azioni e supera i confini nazionali per arrivare al successo anche in Svizzera, Francia, Libia ed Egitto.
1927
UN NOME TRA POESIA E STORIA
Secondo le memorie di Maria Damerini, nobildonna dell’epoca, durante una cena sul Canale della Giudecca per la Festa del Redentore nel 1927 fu il celebre poeta Gabriele D’Annunzio ad attribure al nuovo aperitivo il nome Select, forma tronca del latino Selectus per dire “eletto, selezionato, scelto”.
1933
IL PONTE VERSO LA NOTORIETÀ
Gli ambiziosi fratelli Pilla decidono di trasferire la sede dell’azienda nella nuova zona industriale veneziana: Porto Marghera, simbolo della moderna industrializzazione. La costruzione del Ponte della Libertà, che nel 1933 rese più accessibile la città lagunare, contribuì al successo e alla diffusione di Select.
1935
UN ACRONIMO INASPETTATO
Quando il regime fascista impose il bando a prodotti e parole di origine straniera, alcuni manifestarono contro il nome Select, accusando la ditta di esterofilia: i fratelli Pilla risposero che il termine fosse l’acronimo di “Stabilimento Enologico Liquori e Cremore Tartaro” dove veniva prodotto l’aperitivo agli inizi.
1936
L’APERITIVO VERSATILE E MODERNO
Sempre più richiesto e amato non solo da un pubblico elitario ma anche da tutte le classi sociali, la notorietà di Select cresce al punto che Elvezio Grassi lo inserisce nella bibbia della miscelazione italiana “1000 Misture” del 1936, come uno degli ingredienti da cocktail più diffusi
1940 - 1950
SENZA FERMARSI MAI
È il 1944 quando lo stabilimento di Porto Marghera viene bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale e i fratelli Pilla sono costretti a trasferire temporaneamente l’azienda in un luogo più sicuro, nell’isola di Murano, proprio nei pressi del Ponte dei “Basi”, ritrovo degli innamorati.
1950 - 1960
IL TRASFERIMENTO A BOLOGNA
Il Dopoguerra è un nuovo inizio, che vede l’ingresso della famiglia Zarri-Fini a sostegno del progetto Select: Nello Fini, diventato amministratore delegato della Pilla, nel 1957 decide di trasferire l’azienda nella sua terra d’origine, Bologna, per un grande rilancio del marchio.
1960 - 1970
IL VERO “SPRISS ALLA VENEXIANA”
Dalla metà degli anni Sessanta a Venezia si afferma una nuova moda da bere, che esploderà poi negli anni Settanta con lo Spritz Veneziano nella versione che conosciamo oggi: va servito con una grande oliva verde ed è fatto solo con Select, prosecco e soda o seltz.
1970 - 1980
UN APERITIVO IN STILE VENETO
A partire dagli anni Settanta, Select anche da Bologna prosegue e rafforza il suo intenso legame con lo Spritz, diventando negli anni un vero e proprio fenomeno culturale che si identifica non solo con la città di Venezia, ma anche con Padova, Treviso e con tutta la regione Veneto.
1980 - 2000
SELECT ENTRA IN GRUPPO MONTENEGRO
Nel 1988 il marchio Select entra a far parte di Gruppo Montenegro, che acquisisce la Distilleria F.lli Pilla.
ANNI 2000 - 2010
SIMBOLO DI AUTENTICA VENEZIANITÀ
Negli anni 2000 la città di Venezia vive una nuova ondata di fermento artistico dovuta anche alla riapertura del prestigioso Teatro La Fenice, risorto dalle sue ceneri per continuare a raccontarci una storia di venezianità e antiche tradizioni, proprio come Select.
ANNI 2010 - 2020
NELLA SUA VESTE ORIGINALE
Select viene rilanciato nel 2018 da Gruppo Montenegro, che riprende e valorizza la ricetta e la forma della bottiglia originale degli anni ’20 con tutti i suoi elementi iconici, come il bicchiere dal lungo stelo da sempre presente nell’etichetta.
OGGI
IL VALORE DEI NUOVI PROGETTI
È trascorso più un secolo dalla sua nascita e ancora oggi Select è riconosciuto come un'icona dell'aperitivo e l'ingrediente insostituibile per il vero Spritz Veneziano: tra i nuovi progetti mirati sempre al consolidamento del brand ricordiamo nel 2023 la recente inaugurazione di Ca’ Select a Venezia, la casa di Select Aperitivo, dove avviene parte del processo produttivo del prodotto e in cui vivere un’esperienza immersiva nella venezianità più autentica. Una porta aperta sul mondo per promuovere la cultura e le maestranze di Venezia.

Nata a Bologna nel 1956, Cannamela è sinonimo di spezie ed erbe aromatiche, con oltre 20 linee di prodotto in grado di soddisfare ogni gusto: l’inconfondibile vasetto dal tappo oro è una vera e propria icona, presente nelle case di tutti gli italiani, e garanzia di una qualità senza eguali.

1950
NUOVA ICONA IN CUCINA
Sono gli anni ’50, quando la famiglia Cannamela dal quartiere Lame di Bologna sceglie di lanciarsi in un’avventura straordinaria alla scoperta di terre vicine e lontane. Animata da passione e intraprendenza, decide di avviare un commercio di erbe e spezie provenienti da tutto il mondo.
1960 - 1970
QUALITÀ CHE SI VEDE
Negli anni ‘60 Cannamela è una realtà piccola ma in forte crescita, che comincia a varcare i confini regionali con le sue spezie di qualità e i suoi packaging innovativi, come le bustine trasparenti e il famoso Speziere.
1970 - 1980
MACINATE AL MOMENTO
La voglia di innovare continua: nel 1976 Cannamela brevetta il rivoluzionario Tappomacina, il vaso in vetro con tappo dotato di macinino, una vera innovazione che permette di macinare le spezie direttamente al momento dell’uso.
ANNI 1980 - 1990 > IMITATI NEL MONDO
IMITATI NEL MONDO
Il vasetto con il tappo-macinino ideato e brevettato da Cannamela segna una svolta e l’obiettivo di avvicinare le persone al mondo delle spezie, con prodotti di alta qualità e pratici nell’uso, si può ritenere raggiunto!
1990 - 2000
SICUREZZA CERTIFICATA
Cannamela è la prima marca in Europa a introdurre nel 1994 il trattamento di sanificazione delle materie prime, che consente di eliminare le possibili forme vegetative patogene e preservare le caratteristiche organolettiche delle spezie.
Anche il 1995 segna un momento importante per Cannamela, che entra in Gruppo Montenegro.
ANNI 2000 - 2010 > IL RISPETTO PER LA TERRA
IL RISPETTO PER LA TERRA
Nel 2000, Cannamela è la prima marca in Italia a realizzare una linea di spezie ed erbe aromatiche esclusivamente da agricoltura biologica, per proteggere la vitalità del terreno, oggi e domani: la linea Bionatura è ancora oggi una delle più vendute.
2010 - 2020
L’INNOVAZIONE È SOSTENIBILE
Nel 2018 Cannamela crea la linea Le Regionali Bio, la prima di erbe e spezie regionali italiane e biologiche, e nel 2019 la linea Fairtrade, che per la prima volta introduce nella grande distribuzione spezie biologiche da commercio equo e solidale, provenienti da coltivazioni certificate Fairtrade.
OGGI
IL VIAGGIO CONTINUA
Conservando le proprie radici bolognesi, Cannamela unisce la passione per le materie prime al continuo miglioramento delle sue tecnologie produttive e alla costante ricerca dell’eccellenza. Questi elementi permettono a Cannamela di rinnovare e mantenere il suo posto nel cuore e nelle cucine deli italiani. investendo sempre di più nell’innovazione della ricettazione, tradizionale o etnica, e nelle collaborazioni con volti noti, come Benedetta Rossi.

È il 1908 quando Luigi Amedeo, un giovane intraprendente e grande esperto di piante officinali, fonda a Milano la sua farmacia erboristica, seguendo la visione di un nuovo benessere tra gusto e natura: inizia così l’avventura imprenditoriale Bonomelli.

1908
ECCO LA FARMACIA BONOMELLI
La città di Milano si è svegliata anche oggi con una grande voglia di fare, l’Esposizione Universale è terminata ma Luigi Amedeo Bonomelli non riesce ancora a smettere di pensarci. Sente forte il richiamo del nuovo secolo, delle opportunità da cogliere, del futuro da costruire. Non ha più dubbi, ormai è deciso ad aprire la sua farmacia erboristica. Per cominciare produrrà e venderà sciroppi e liquori a base di erbe officinali, di cui è un grande esperto... Poi si vedrà.
1910-1920
UNA NUOVA IDEA ERBORISTICA
La ricerca costante e il desiderio di perfezionarsi permettono a Luigi Amedeo Bonomelli di rivoluzionare la cultura erboristica dell’epoca con una nuova idea di prodotti, funzionali ma anche buoni.
1920-1930
LA PRIMA CAMOMILLA BONOMELLI
Il talento naturale di Luigi Amedeo Bonomelli è uno stimolo continuo che invoglia a sperimentare: nel 1920 infatti verranno prodotti il bitter e il vermouth Bonomelli, ma nel 1926 apparirà la prima Camomilla Bonomelli.
1930-1940
APRE LO STABILIMENTO A FOGGIA
Nel 1939 la ricerca delle migliori materie prime convince Luigi Amedeo Bonomelli ad aprire uno stabilimento nel nord della Puglia, a Foggia, dove cresce un’apprezzata varietà di camomilla: rustica, tenace e profumatissima.
1940-1950
APRE LO STABILIMENTO A LECCO
Nel 1943 la sede e lo stabilimento di Milano vengono distrutti durante la guerra: è il momento di spostare l’attività a Dolzago, un paesino in provincia di Lecco destinato a diventare un polo produttivo di eccellenza.
1950-1960
IL GRANDE BOOM DELLE NOVITÀ
Anche Bonomelli è sensibile all’effetto positivo del dopoguerra, che segna una rinascita anche nei prodotti da lanciare, come la Camomilla Espresso, la prima camomilla istantanea pensata per il consumo al bar, fuori casa!
1960-1970
TUTTI IN TV CON CAROSELLO
Gli spot Bonomelli arricchiscono il Carosello con le prime pubblicità ... e la marca entra sempre di più nelle case degli italiani e nell’immaginario collettivo!
1970-1980
NASCE UN’ICONA: FILTROFIORE BONOMELLI
Vero simbolo dell’azienda, risultato del prezioso lavoro svolto in decenni di attività, modello di ricerca e qualità: la camomilla Filtrofiore Bonomelli è la prima camomilla che racchiude in sé tutte le parti del fiore.
1980-1990
LE NOVITÀ: SETACCIATA E SOLUBILE
L’investimento nella ricerca e sviluppo arricchisce la gamma Bonomelli con la Camomilla Setacciata, che contiene la parte centrale del fiore, ricco di olii essenziali, e con la Camomilla Solubile, subito pronta anche in acqua fredda.
1990-2000
NOTTI CALME, GIORNI BELLI!
Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 i prodotti del marchio tornano in tv con una serie di indimenticabili spot cantati: tutti ricorderanno la dolce ninna nanna che prometteva notti calme e giorni belli, con la Camomilla Bonomelli.
2000-2010
IL RITORNO DI INFUSI E TISANE
Il primo amore non si scorda mai e così Bonomelli riscopre la vocazione erboristica lanciando le gamme di infusi e di tisane, con lo scopo di unire il vero benessere della natura al gusto più buono delle piante officinali.
2010-2020
NON SOLO CAMOMILLE
Tisane funzionali, tisane con probiotico, infusi erboristici o fruttosi, integratori botanici… i prodotti firmati Bonomelli oggi sono una gamma completa per accompagnare le buone abitudini quotidiane con più gusto e benessere.
OGGI
IL BENESSERE CONTINUA
Oltre a garantire sempre la massima efficacia nello sviluppo dei suoi prodotti innovativi, l’azienda Bonomelli continuerà a distinguersi per il suo approccio orientato alla qualità, al controllo della filiera e alla sostenibilità per essere un punto di riferimento nell’ambito del beverage funzionale e del benessere naturale.

Tra gli anni ’40 e ’50 Enrico Chiari, ingegnere dell’azienda Chiari & Forti, allora una delle più importanti società molitorie italiane, comprende il valore e le potenzialità del germe del mais. Fino ad allora considerato un sottoprodotto della macinazione del mais, il cuore del seme di mais, altamente ricco di grassi vegetali, gli permette di ricavare un olio dalle ottime caratteristiche nutrizionali.

1959
PIONIERI DELL’ALIMENTAZIONE FUNZIONALE
Così dal 1959, Olio Cuore è il primo olio di semi di mais dietetico, precursore di tutti quegli alimenti che a oggi vengono definiti funzionali. Enrico Chiari aveva chiaro il concetto di benessere legato all’alimentazione, per questo Olio Cuore, naturalmente ricco di polinsaturi omega 6, in particolare acido linoleico, che contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo del sangue, diviene l’emblema del “mangiar bene per sentirsi in forma”.
1960
UNA LATTINA DIVENTATA ICONA
Alla fine degli anni ’60 Olio Cuore si presenta al mercato con una veste d’eccezione: la storica latta, selezionata per garantire la protezione assoluta dalla luce evitando l’ossidazione, con la sua grafica e il marchio inconfondibile, diviene una vera icona.
1970
UN SALTO CHE HA FATTO STORIA
Tra i primi spot in onda su Carosello c’è proprio quello di Olio Cuore con il mitico salta della staccionata, entrato a far parte della storia della comunicazione pubblicitaria. Un gesto iconico, in grado di rappresentare benessere e vitalità, rimasto nella memoria degli italiani. Nino Castelnuovo è il primo testimonial a cimentarsi nel gesto atletico a piedi uniti, poi seguito nel tempo da molti altri volti noti.
1980-1990
I VOLTI DI CUORE
La comunicazione di Cuore mette al centro gli aspetti qualitativi e funzionali del prodotto, in particolare la presenza dell’acido linoleico, che contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo. Tanti volti famosi hanno accettato la sfida di Cuore: tra i vari testimonial, Dino Zoff ed Enrico Montesano, Luca Barbareschi e Mike Bongiorno ma anche Mariangela Melato con la famiglia di Ilary Blasi.
1990-2000
AUTOREVOLEZZA
L’impegno di Cuore nel supportare con autorevolezza il concetto di benessere legato all’alimentazione diviene sempre più concreto: dalla collaborazione con la classe medica e gli specialisti di nutrizione nasce la Cuore Nutrition Academy, con l’obiettivo di elaborare e diffondere, le più moderne conoscenze scientifiche in tema di alimenti e principi nutritivi con potenziale protettivo nell’area del benessere cardiovascolare.
2000
INGRESSO IN GRUPPO MONTENEGRO
Nel 2003 Cuore fa il suo ingresso in Gruppo Montenegro, azienda alla costante ricerca dell’eccellenza e del Made di Italy, requisiti che il brand da sempre ha potuto vantare. Dopo breve tempo, Cuore ottiene da parte del Ministero dello sviluppo Economico il riconoscimento di Marchio Storico di interesse nazionale, per la valorizzazione e la tutela delle aziende italiane radicate sul territorio da più di 50 anni.
2010-2020
SEMPRE PIÙ IN FORMA
La collaborazione con il mondo sportivo si conferma e si arricchisce, anche negli eventi dedicati a salute e benessere, inseguendo un’innovazione che non si ferma mai.
Oggi
VIVERE DI GUSTO OGNI GIORNO
Parola d’ordine: innovazione. Così la gamma di Cuore, mantenendo saldi i valori del brand, si amplia sempre di più: Sale iposodico, Maionese vegetale e le nuovissime Sfoglie Cuore con farina di legumi, prodotti funzionali e gustosi che aiutano a prendersi cura di sé.

Fin dagli anni 50, Pizza Catarì è il kit di ingredienti completi che permette a tutti di preparare senza sforzo un’ottima pizza, sempre perfettamente lievitata e condita, gustosa e fragrante, direttamente a casa propria e con le proprie mani.

1950
DA CATERINA, ALLA PIZZA CATARÌ
Caterina è una giovane cuoca napoletana appena trasferita Milano. È molto brava in cucina e la sua pizza riscuote sempre un successone tra amici e colleghi. È proprio brava Catarì, come la chiamano dalle sue parti. Tanto brava che Ernesto Piletti, il titolare dell’azienda, le chiede di creare un kit con la sua ricetta, per permettere a chiunque di preparare facilmente e velocemente una pizza buona come la sua: ecco la Pizza Catarì.
1960-1970
IL SUCCESSO NON ASPETTA
Il successo di Pizza Catarì si conferma con una doppia possibilità di scelta, tra Pizza Catarì Croccante, a lievitazione naturale e la nuovissima Pizza Catarì Soffice, a lievitazione istantanea!
Pizza Catarì si diffonde così tra le famiglie italiane, grazie anche a pubblicità indimenticabili.
1970-1980
UNA PIZZA CHE DIVERTE
Dialogando direttamente con il target delle famiglie con bambini, per Pizza Catarì questi sono gli anni dei gift-in-pack: piccoli ma indimenticabili regalini per giocare e divertirsi con ogni confezione!
1980-1990
LE MITICHE PIZZETTE IN TV
Un vero must degli anni 80 per l’aperitivo o come snack pomeridiano, le sfiziosissime Pizzette Catarì sono entrate nel mito anche grazie al tormentone televisivo creato da Giorgio Bracardi nei nostri spot storici!
1990 - 2000
UN BEL CAMBIO DI LOOK
Tutto cambia con il passare del tempo… tutto cambia tranne il piacere di farsi una buona pizza a casa da soli e senza fatica: Pizza Catarì cambia look e si presenta sul mercato con nuove confezioni e nuove ricette!
2000 - 2010
L’INGRESSO NEL GRUPPO
È nel 2000 che Pizza Catarì entra a far parte di Gruppo Montenegro: il marchio che ha portato la pizza nelle case di tutti gli italiani è in grado di arricchire ogni portfolio con il valore unico della sua preziosa storicità!
2010 - 2020
NUOVE PIZZE, NUOVE FARINE!
Per rispondere a nuove esigenze di consumo nasce Pizza Catarì Senza Glutine, una nuova referenza che dimostra la voglia costante di innovare e di inventare ancora tante soluzioni di gusto, con la stessa passione di sempre.
OGGI
LA PASSIONE SI RINNOVA
Più libertà in cucina e riscoperta di ingredienti semplici. Pizza Catarì continua a sperimentare e innovare in cucina con la stessa passione di Caterina.

Grazie al suo processo di precottura, Polenta Valsugana ha cambiato le abitudini degli italiani permettendo in pochi minuti di preparare e di gustare una polenta sempre perfetta, con tutta la bontà e il profumo della tradizione.

1920
VALSUGANA, UNA STORIA ITALIANA
Nella ruggente Chicago degli anni 20 è sbarcato un ragazzo friulano, in cerca di fortuna. Gli piace tutto del nuovo mondo, ma gli manca il cibo di casa e non vorrebbe rinunciare alle sue tradizioni... esisterà un modo per preparare la polenta, senza fatica, anche negli USA? Da qui nasce l’idea della polenta Valsugana, la polenta pronta in pochi minuti, grazie alla precottura a vapore.
1930
UN NOME CHE SUONA BENE
Si chiama Valsugana, proprio come il famoso canto popolare intonato dagli alpini durante la Prima Guerra Mondiale: il suo nome ci parla di nostalgia e di coraggio, di tradizioni e di rispetto, di amore per il territorio e per i sapori di casa.
1940
AL PASSO CON I TEMPI
La prima polenta rapida italiana nasce all’estero, dimostrando come le nostre tradizioni culinarie possano adattarsi a nuovi stili di vita, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia, presto trasformata dal boom economico del dopoguerra.
1950
BUONA DA CANTARE
Spetta alla giovane Gigliola Cinquetti il compito di portare al successo la canzone degli alpini in questi anni, proprio quando inizia il viaggio italiano di Polenta Valsugana, che torna in patria per conquistare le casalinghe moderne.
1960
GLI ANNI DELLA CONFERMA
La vita cambia, nel mondo e in Italia, soprattutto per le donne che iniziano a emanciparsi e a lavorare fuori casa, ma non vogliono rinunciare alla buona cucina e al piacere di un genuino piatto di polenta… subito pronta, con Valsugana!
1970
IL PROFUMO DI CASA
Polenta Valsugana con le sue pubblicità stampa diventa icona alimentare e culturale, con una promessa diretta ai nuovi consumatori, che pretendono la massima qualità senza perdere tempo e sempre nel rispetto delle tradizioni.
1980
COSTANTE CRESCITA
L’azienda con il suo brand sempre più apprezzato continua a crescere, ad espandersi e affermarsi: in questi anni cambia la proprietà ma ci sono ancora tante potenzialità della Polenta Valsugana da esplorare e da esprimere.
1990
L’INGRESSO NEL GRUPPO
Nel 1996 il gruppo Montenegro-Bonomelli, oggi Gruppo Montenegro, acquisisce il marchio: l’investimento in comunicazione conferma Polenta Valsugana sulle tavole di tutta Italia, grazie alla sua genuinità e alla facilità d’uso.
2000
FACILE, BELLA, BUONA E SANA
Riconosciuta come leader di mercato che unisce futuro e passato, la Polenta Valsugana continua a dialogare con il grande pubblico attraverso i suoi spot tv, che mostrano la semplicità della ricetta e della sua preparazione rapida.
2010
POLENTA VALSUGANA? SEMPRE UNA BUONA IDEA !
Polenta Valsugana è pronta a stimolare la fantasia ai fornelli, con una nuova importante campagna di comunicazione, anche su social, che dal 2015 ne racconta la straordinaria versatilità in cucina.
OGGI
CON NUOVI PRODOTTI E NUOVE RICETTE
Adattandosi sempre ai nuovi stili di vita, pur restando fedele alle proprie origini, Polenta Valsugana guarda al futuro con una gamma di referenze sempre più eterogenea, che risponde alle nuove tendenze alimentari con bontà e varietà.
















































































